Via libera alla separazione delle carriere, il Consiglio dei ministri approva la riforma
AGI – Approvato in Consiglio dei ministri il testo sulla riforma della giustizia che prevede la separazione delle carriere. Tra i punti centrali del disegno di legge costituzionale, a cui hanno lavorato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e il ministro della Giustizia Carlo Nordio, ci sono anche la riforma del Csm, l’istituzione di un’Alta Corte disciplinare e l’inserimento nella Costituzione del ruolo dell’avvocatura.
Sono decine le bozze circolate negli ultimi giorni e continuamente in via di definizione: la riforma porta a compimento la separazione delle carriere requirenti e giudicanti che, come rilevato dal sottosegretario Mantovano, in un’intervista di qualche giorno fa, “nei fatti c’è già”, a seguito della stretta nel passaggio da una funzione all’altra introdotta con la riforma Cartabia. Di conseguenza, la revisione delle norme che regolano il Csm: in campo le ipotesi di un doppio Consiglio, oppure di un unico Csm, sempre presieduto dal Capo dello Stato, ma con due distinte sezioni, una riguardante i pm, l’altra i giudici. E ancora: si torna a parlare dell’Alta Corte disciplinare, che si occuperà di tutte le magistrature, mentre un altro ‘nodo’ tornato al centro dell’attenzione e’ la questione del sorteggio per la scelta dei togati al Consiglio superiore. Intanto, il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia ha convocato per oggi pomeriggio “in via d’urgenza” la Giunta esecutiva centrale del sindacato delle toghe. All’ordine del giorno della riunione, che avrà inizio alle 16,30, proprio la riforma che sarà al vaglio del Cdm.
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