Più prodotti contraffatti ma meno contenuti pirata: le scelte dei giovani europei  

AGI – Più della metà (52%) degli europei intervistati di età compresa tra i 15 e i 24 anni ha detto di aver acquistato almeno un prodotto contraffatto online nell’ultimo anno, intenzionalmente o accidentalmente, e un terzo (33%) ha riferito di aver effettuato l’accesso a contenuti digitali da fonti illegali. Tra quelli che hanno agito intenzionalmente, il 37% ha acquistato un prodotto contraffatto e il 2% ha utilizzato, riprodotto, scaricato o fruito in streaming di contenuti da fonti illegali. 

Con quasi 4 giovani europei su 10 (il 37%) che hanno acquistato intenzionalmente uno o più prodotti contraffatti, l’indagine ha messo anche in evidenza l’aumento rispetto ai risultati precedenti (14% nel 2019). Questa cifra varia notevolmente da un paese all’altro: la percentuale più alta si registra in Grecia (62%) e la più bassa nella Repubblica Ceca (24%).

Così in Italia

Contro il 37% dell’Europa, in Italia in particolare è il 27% dei giovani che dichiara di aver acquistato intenzionalmente un prodotto contraffatto e il 24% (il 20% i giovani europei) di aver effettuato l’accesso a contenuti piratati in modo consapevole negli ultimi 12 mesi. 
Sono alcuni dei numeri emersi dal rapporto sui giovani e la proprietà intellettuale, pubblicato oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale: un’analisi che vuole fornire un aggiornamento sui comportamenti dei giovani nei confronti delle violazioni della proprietà intellettuale in un contesto post-pandemia.

L’indagine in particolare esamina due aspetti delle violazioni della proprietà intellettuale: le tendenze tra i giovani nell’acquisto di prodotti contraffatti e l’accesso a contenuti piratati, a partire dal 2016. 

Proprio in riferimento a questo secondo aspetto, lo studio evidenziato che il 60% dei giovani europei ha riferito di preferire l’accesso a contenuti digitali provenienti da fonti legali, rispetto al 50% del 2019 e al 40% del 2016. In Italia, questa percentuale corrisponde al 61% dei giovani. Il prezzo e la disponibilità risultano i fattori principali per l’acquisto di prodotti contraffatti e per la pirateria digitale, ma anche l’influenza sociale e dei coetanei è sempre più importante. Le minacce informatiche, la frode informatica e l’impatto ambientale sono considerati poi tra i principali deterrenti.

“In un momento in cui il commercio elettronico e il consumo digitale registrano una crescita significativa –  ha dichiarato Christian Archambeau, il Direttore esecutivo dell’Unione europea per la proprietà intellettuale – l’aumento di acquisti intenzionali e involontari di prodotti contraffatti costituisce una tendenza preoccupante. La pirateria non diminuisce, anche se i giovani consumatori preferiscono sempre più contenuti provenienti da fonti legali”.

Il rapporto

L’analisi (la terza dopo quelle pubblicate nel 2016 e nel 2019) relativa al 2022 è stata condotta su un totale di 22021 giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni nei 27 Stati membri dell’UE, tra il 7 e il 28 febbraio 2022.

Perché

Da una parte il prezzo e la disponibilità continuano a essere le ragioni principali per cui si acquistano prodotti contraffatti e si accede a contenuti piratati intenzionalmente, dall’altra le influenze sociali, come il comportamento di familiari, amici o persone di propria conoscenza, stanno guadagnando terreno in modo significativo. Tra gli altri fattori si annoverano il disinteresse riguardo alla legittimità o meno del prodotto (o della fonte del contenuto), la mancata percezione di qualsivoglia differenza tra i prodotti originali e quelli contraffatti nonché la facilità di reperire od ordinare prodotti contraffatti online. Un intervistato su 10 ha fatto riferimento a consigli da parte di influencer o persone famose.

L’acquisto di prodotti contraffatti

Abbigliamento e accessori

I prodotti contraffatti che i giovani acquistano intenzionalmente più spesso sono risultati abbigliamento e accessori (17%, il 12%in Italia), seguiti da calzature (14%, il 9% in Italia), dispositivi elettronici (13%, il 9% in Italia) e prodotti per l’igiene, cosmetici, prodotti per la cura della persona e profumi (12%, il 7% in Italia).

Acquisto non intenzionale

I giovani acquistano prodotti contraffatti anche a causa di indicazioni fuorvianti: l’acquisto non intenzionale di prodotti contraffatti si attesta al 37%, e gli intervistati hanno dichiarato di avere difficoltà a distinguere i prodotti autentici da quelli contraffatti. Il 48% non aveva acquistato tali prodotti o non era certo di averli acquistati o meno.

Uno su 5 sceglie la pirateria online

Per quanto riguarda i contenuti digitali, l’accesso da fonti legali sta guadagnando terreno tra le generazioni più giovani. Nonostante ciò, la pirateria intenzionale rimane stabile, con il 20 % dei giovani consumatori (uno su cinque) che ammette di aver effettuato l’accesso a contenuti piratati consapevolmente negli ultimi 12 mesi. Una percentuale significativa di giovani è stata indotta ad accedere a contenuti piratati da indicazioni fuorvianti. Il 12% ha effettuato l’accesso a contenuti illegali accidentalmente e il 7% non sa se l’abbia fatto. Il principale tipo di contenuti piratati era costituito da film (61%, il 58% in Italia) e serie televisive (52%, il 56% in Italia, seguiti da musica (36%, il 39% in Italia), utilizzando principalmente siti web, app e canali di social media dedicati.

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